Il dipinto

C’era un pittore squattrinato
che dipinse un quadro sbagliato:
nella cornice, la tela era bianca
e lui diceva “Lo so. Tutto manca!”
Strambo pittore squattrinato!

A lui i soldi mancavan davvero,
«Certo,» diceva «non crescon sul pero!»
eppur per mangiare doveva dipingere:
lo stomaco brontolava, senza fingere,
ma soldi per i colori non c’eran davvero.

Per vera fortuna, tanti gnomi gentili
accorsero in suo aiuto dai loro fienili,
chi portando il blu e il giallo,
chi preparando il rosso corallo.
Che generosi quegli gnomi gentili!

Mentre il pittore nel sonno russava,
la bianca tela sul cavalletto restava.
I lesti ometti spruzzaron colore
e dipinsero un quadro d’autore!
Intanto lo squattrinato pittore russava!

Presto sveglio il mattino seguente,
il pittore mangiò mezza noce e più niente.
Guardò il cavalletto e vide il dipinto
“Un miracolo è questo!” si disse convinto
Che meraviglia quel mattino, oh gente!

Corse al mercato per vender la tela
ed era felice pensando alla mela
che poi avrebbe comprato e mangiato
grazie al denaro guadagnato.
Che fretta che aveva di vender la tela!

Chi vide il dipinto rimase colpito:
«Chi è l’autore del quadro esibito?»
«Chi sia non lo so» disse il pittore
«In onestà, io ho dormito per ore!»
Che meraviglia quel dipinto finito!

«Lo voglio, lo compro» disse qualcuno
Così il pittore, da sempre a digiuno,
vendette il bel quadro proprio all’istante
e coi bei soldini, saltando festante,
salutò esultando quel saggio qualcuno.

Col denaro tintinnante, quel pittore fortunato
comprò salame, mele e pan zuccherato.
Tornato a casa ringraziò la provvidenza
che aveva riempito la sua dispensa.
Che bravo quel matto pittore fortunato!

Anna Abigail Cefis